lunedì 5 ottobre 2009

il 2 novembre 2009, nella ricorrenza dei morti, ci raduneremo ale 10:30 a Roma,presso il Palazzo di Grazia e Giustizia in via Renola, 70 nei pressi di

2 Novembre 2009 PALAZZO GIUSTIZIA BASTA MORIRE DA MANO MEDICA!!!

Organizzatore::
Tipo:
Rete:
Globale
Inizio:
lunedì 2 novembre 2009 alle ore 10.30
Fine:
martedì 2 febbraio 2010 alle ore 9.00
Luogo:
PALAZZO DI GRAZIA E GIUSTIZIA
Indirizzo:
VIA RENOLA,70 NEI PRESSI P.zza ARGENTINA
Città/Paese:
Rome, Italy

Telefono:
3464114511
E-mail:


il 2 novembre 2009, nella ricorrenza dei morti, ci raduneremo ale 10:30 a Roma,presso il Palazzo di Grazia e Giustizia in via Renola, 70 nei pressi di P.zza Argentina , dove in silenzio TOMBALE faremo un Sittin, ci incammineremo verso il Ministero della Salute e daremo inizio alla nostra protesta, manifestando il nostro sdegno a questo silenzio assordante di tipo "OMERTOSO"
Questa non sarà la solita passeggiata di 2 H o poco più e tutti a casa… NO!!
Chiederemo autorizzazione per manifestare a tempo INDETERMINATO, significa che da LI’ NON CI MUOVEREMO FINO A QUANDO NON OTTERREMMO CIO' VOLUTO!!!
Questa è una vera prova per tutti noi, ora BASTA, chi veramente sente e prova di dire BASTA FERMIAMO GLI ASSASSINI, NON PUO’ MANCARE!!! IL MEDICO DEVE ESSERE IL PALADINO DELLA VITA E NON L'ASSASSINO, QUESTO ACCADE PERCHE' NON C'E' MERITOCRAZIA, PERCHE' LA SSN E' UN GRAN BEL BUSINES, LA POLITICA LA FA' DA PADRONA...ED IN QUESTO MARCIUME NOI DIVENTIAMO LE CAVIE NESSUNO CI TUTELA LO STATO(SIAMO NOI) E' ASSENTE ED IN TUTTO QUESTO ASSORDANTE SILENZIO OMERTOSO A NOI RESTANO I MORTI AMMAZZATI!!! DOVE DOBBIAMO ELEMOSINARE GOCCE DI GIUSTIZIA!!
Siamo gente semplice, gente del popolo, dove ci costringono,umiliandoci,ad essere dei giuristi dei medici e quant'altro, oltre all'Orrore subito, dobbiamo assistere ad una INGIUSTIZIA dove trovano man forte sul nostro essere ignoranti in leggi codici leggislature ecc, alimentando sempre più le nostre paure, gettandoci in un pozzo buio che si chiama dimenticatoio e indifferenza!!

Chiediamo indagini disciplinari visto che queste non vengono effettuate in nessun caso e se svolte non sono eque

PROPOSTE PER LA SANITA’

1. LE SALE OPERATORIE DEVONO ESSERE PROVVISTE DI REGISTRAZIONE AUDIO-VIDEO,PER QUANTO ACCADE DURANTE UN INTERVENTO CHIRURGICO, VIDEOCAMERIZZARE IL CONSENSO INFORMATO ecc ecc ,
Videocamerizzare gli ospedali,significa che se vi è un ORRORE non avranno più modo di manomettere e occultare, in poco più di una settimana gli ASSASSINI saranno trasferiti nel luogo idoneo : le profonde galere!!!! LA VIDEOCAMERIZZAZIONE DEVE ESSERE AGGIUTA ALLA Legge 4 marzo 2009, n. 15 http://www.camera.it/parlam/leggi/09015l.htm


2. UN MEDICO INDAGATO DEVE ESSERE SOLLEVATO DALL’INCARICO OGGETTO DEL PROCEDIMENTO E NON AVERE PIU’ POTERE DECISIONALE SULLA VITA DEI PAZIENTI FINO ALL’ESITO DEL PROCESSO.Poichè i tempi del CTU e delle indagini preliminari sono lunghissimi, e in questo enorme arco di tempo ha il libero arbitrio di ROVINARE e RUBARE LE VITE DEGLI IGNARI PAZIENTI.

3. INTEVENTI ESEMPLARI DISCIPLINARI A CHI NON ATTUA LA LEGGE DI CUI SOPRA.


PER LA GIUSTIZIA

1. POOL DI MAGISTRATI E CONSULENTI TECNICI MILITARI TIPO RIS DELL’ARMA DEICARABINIERI O I MEDICI LEGALI DELL'ESERCITO, QUESTI SI OCCUPERANNO SOLO DEI CASI DI MALASANITA’,DOBBIAMO ROMPERE IL CORPORATIVISMO CHE PENALIZZA LE VITTIME TUTELANDO I MEDICI E PER SNELLIRE LE PROCEDURE GARANTENDO UNA GIUSTIZIA IN TEMPI BREVI SIA AI FAMILIARI CHE AI MEDICI.

2. VENGA ATTUATIZZATA SIN DA SUBITO L'Art 7 Legge 4 marzo 2009, n. 15 - Delega al Governo finalizzata all’ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico e alla efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni
http://www.camera.it/parlam/leggi/09015l.htm IL MEDICO DEVE ESSERE SOSPESO ANCHE IN PENDENZA DEL PROCEDIMENTO PENALE

3. PERSEGUIRE OGNI ATTO DI SOTTRAZIONE O SMARRIMENTO DELLA DOCUMENTAZIONE SANITARIA, CONFIGURANDO REATO DI FAVOREGGIAMENTO DAL PUBBLICO IMPIEGO DEGLI AUTORI.



IMPORTANTE : CLICKA SU " INVITA AMICI"
CONDIVIDILO SUL TUO PROFILO

" FORSE TU NON LO SAI MA TRA I TUOI AMICI C'E' QUALCUNO CHE HA BISOGNO D'AIUTO O DI PARTECIPARE !
NON TI COSTA NULLA! E' SOLO UN PICCOLO GESTO CIVILE DI SOLIDARIETA'! GRAZIE."

sabato 12 settembre 2009

MALASANITA'

Sanità: per curarci o per ucciderci?
sfondiamo il muro di silenzio?
Ogni anni negli ospedali italiani si compie una strage equivalente, se non superiore, a quella dell’attentato alle Torri Gemelle.
Che insanguina le nostre corsie e che porta lutti nell...e case di tutti noi.
Sono numeri che, nella mente di tutti coloro che possono fare qualcosa e non la fanno, si devono trasformare in volti e storie
di Alberto Parisi

GUARDATE I VOLTI

ttp://pernondimenticarvimai.blog spot.com/2009/08/per-non-dimenticar e-mai-carlo.html
www.facebook.com/group.php?gid=4...

giovedì 10 settembre 2009



L ''anima puo' amare con gli occhi,
ma allo stesso tempo,
baciare con lo sguardo.....
e ricordati che ora e per sempre la mia anima
e il mio sguardo...
sono rivolti verso di te.
se guardi in cielo e fissi le

stelle e senti un brivido
sulla tua pelle
nn ti muovere
nn cercare calore
perche' quello e' tutto il mio amore per te

Con le lacrime
ho scritto il
dolore

fiorella



Una storia: un uomo che ha dedicato la sua vita agli altri. Che come tutti può morire. Può star male, avere un infarto, essere curato male al Pronto Soccorso e rimandato a casa con una diagnosi di influenza. Avere un secondo infarto poche ore dopo, ripresentarsi al Pronto soccorso, ricevere le prime cure 8 ore più tardi. Per spirare subito dopo. Palese ingiustizia consumata all'ospedale di Urbino. Che tuttora continua con una coda di omertà, collusioni improprie, ritardi di un'istruttoria penale che ormai, a quasi 4 anni, è in istallo.

sabato 5 settembre 2009

"UNA VITA PER GLI ALTRI" dedicato a CARLO GIANFRANCO PIGLIACAMPO

http://www.facebook.com/home.php?ref=home#/group.php?gid=107544126309&ref=ts


"UNA VITA PER GLI ALTRI" dedicato a CARLO GIANFRANCO PIGLIACAMPO


Descrizione:
lui vive nel mio cuore,nei cuori della sua famiglia,amici,colleghi e tutti quelli che lo conoscevano.
Questo gruppo e' dedicato a chi soffre la perdita di una persona cara a causa dei "Camici Bianchi".
In questo momento nn posso entrare in merito alle indagin investigative condotte dalla procura, Voglio far sentire la mia voce e quella di tanti altri che chiedono giustizia.


Articolo di Marcello Pagliari
coriere adriatico

UNA VITA PER GLI ALTRI

Urbino - Una vita dedicata al prossimo sotto il vessillo della Croce Rossa. Carlo Pigliacampo era conosciuto anche per i suoi viaggi e le sue partecipazioni a missioni umanitarie come in Costa D'Avorio. L'uomo era volontario del soccorso della Cri ed espletava regolarmente il servizio ambulanza e pronto soccorso. Non poteva mancare la protezione civile con presenze in calamità naturali e campi scuola. Con la Croce Verde pubblica assistenza ha preso parte nella ex Jugoslavia, proprio durante l'ultimo conflitto, a viaggi con convogli umanitari portando aiuti alla popolazione civile. Si è prodigato anche per viaggi mensili con i bambini che necessitavano di cure in Italia, così come per l'assistenza anziani, ai malati e ai senza tetto. Era iscritto anche all'Avis e all'Aido.

Gli dissero è "Solo influenza", ma è morto in corsia


URBINO - I medici gli riconoscono una influenza, muore in corsia dopo 24 ore di andirivieni dall'ospedale e di sofferenze per problemi cardiovascolari. Carlo Pigliacampo, cinquantunenne di Tavoleto, tecnico per la sicurezza alla Simam di Senigallia, è morto nell'ospedale di Urbino alle 9 del 31 dicembre scorso dopo essere stati ricoverato due volte. Il 3 gennaio l'autopsia ordinata dalla pm Simonetta Catani, che ha aperto un fascicolo. Una vicenda che ha lasciato incredula la comunità di Tavoleto, i colleghi di lavoro di Senigallia e i tanti amici della Croce Rossa e della Protezione Civile dove Carlo Pigliacampo svolgeva volontariato. La famiglia vuole giustizia e così si è rivolta al Codacons regionale rappresentato dall'avvocato di Senigallia Corrado Canafoglia. "La mattina del 30 dicembre - spiega l'avvocato - intorno alle 10.30, Carlo Pigliacampo accusa un forte dolore al petto e al braccio sinistro. La moglie, Fiorella Angeli, chiama il medico di famiglia e il 118 di Urbino. Il medico di base gli diagnostica una problema cardiovascolare e così gli somministra una pastiglia apposita. Poco dopo arriva il 118 che lo trasferisce al pronto soccorso dell'ospedale urbinate. L'uomo non ha febbre ma forti dolori al torace e probabilmente la pasticca consigliatagli dal medico di famiglia ha attenuato quel dolore. Sono le quasi le 11. Qui Carlo Pigliacampo rimane sino alle 17.30, quando i medici constatano una influenza dovuta ad un colpo di freddo e gli prescrivono medicinali per questa patologia. Fiorella Angeli presta servizio volontario nel reparto di chirurgia all'ospedale di Rimini. Più volte - afferma infuriata - ho fatto presente ai medici che mio marito poteva avere un problema cardiaco, ma questi non mi hanno ascoltato ed hanno confermato l'influenza. Carlo Pigliacampo viene dimesso alle 17.30 e torna a casa. "Alle 24 del 30 dicembre - racconta Canafoglia - l'uomo accusa gli stessi dolori della mattina, ma ancora più forti e così la moglie chiama il 118. Di nuovo al pronto soccorso, e per la precisione in astanteria, dove rimane sino alle 8 del mattino del 31 dicembre. Alle 9 circa i sanitari decidono di sottoporlo ad un esame diagnostico al torace. Mentre torna dalla sala esami Carlo Pigliacampo mostra dolori lancinanti al petto e poco dopo muore in corsia. L'autopsia è stata eseguita il 3 gennaio e gli accertamenti autoptici sono ancora in corso. Dalle prime indiscrezioni la morte dell'uomo sarebbe legata a problemi cardiovascolari. "Non vogliamo certo fare processi prima che giungano i risultati degli esami ordinati dalla Procura, certo è però che le modalità, se confermate, in cui è morto il signor Pigliacampo ci lasciano perplessi. Per questo motivo assicuriamo la nostra presenza al fianco della famiglia perché si accerti la verità. Sulla possibilità di una azione legale l'esponente Codacons non lascia spazio a dubbi. Sì, ci riserviamo di costituirci parte civile nel momento in cui fossero individuate responsabilità penali di quanti sono intervenuti.


Firmiamo per ricordare Carlo e perche' nn possa succere a nessuno di voi.
www.firmiamo.it/bastaconlemortibianchedeicamicibianchi


Notizie recenti

Carlo Gianfranco Pigliacampo
professione: Engineering Dept. SIMAM Srl Senigallia
prof.Disegno geometrico-architettura Istituto Statale d Arte Mengaroni PESARO
nato a Mosciano S. Angelo (TE)
morto all Pronto Soccorso di URBINO
viveva GORIZIA-PESARO-TAVOLETO
sposato con Fiorella
Volontario CROCE VERDE -CROCE ROSSA-PROTEZIONE CIVILE -CROCE AZZURRA
donatore AVIS-donatore AIDO
progetto "Costa d'Avorio"

http://www.carlogianfrancopigliacampo.blogspot.com/
http://www.rihoir.it/cruscottoinformativo/Ricerca_Articoli.aspx?page=1&filter=Carlo Pigliacampo&ricercacasi=False&ricercaproblemi=False&feedid=0. Pigliacampo&ricercacasi=False&ricercaproblemi=False&feedid=0.
http://pernondimenticarvimai.blogspot.com/2009/08/per-non-dimenticare-mai-carlo.html






'

Petizione per avere più sicurezza dai "medici"

"Firmiamo la petizione per dire BASTA MORIRE PER MANO MEDICA"
Organizzatore::




Data:
venerdì 1 gennaio 2010
Ora:
1.00 - 12.00
Luogo:
Ovunque nel mondo
Indirizzo:
Difendiamo la Vita
E-mail:

Descrizione


FIRMATE LA PETIZIONE

http://www.firmiamo.it/bastaconlemortibianchedeicamicibianchi
se volete fermare la malasanita' seriamente:
apps.facebook.com/causes/312253/72954651?m=6d54c0aa

Una storia: un uomo che ha dedicato la sua vita agli altri. Che come tutti può morire. Può star male, avere un infarto, essere curato male al Pronto Soccorso e rimandato a casa con una diagnosi di influenza. Avere un secondo infarto poche ore dopo, ripresentarsi al Pronto soccorso, ricevere le prime cure 8 ore più tardi. Per spirare subito dopo. Palese ingiustizia consumata all'ospedale di Urbino. Che tuttora continua con una coda di omertà, collusioni improprie, ritardi di un'istruttoria penale che ormai, da quasi 4 anni, è in istallo.
Articolo di Marcello Pagliari
coriere adriatico

UNA VITA PER GLI ALTRI

Urbino - Una vita dedicata al prossimo sotto il vessillo della Croce Rossa. Carlo Pigliacampo era conosciuto anche per i suoi viaggi e le sue partecipazioni a missioni umanitarie come in Costa D'Avorio. L'uomo era volontario del soccorso della Cri ed espletava regolarmente il servizio ambulanza e pronto soccorso. Non poteva mancare la protezione civile con presenze in calamità naturali e campi scuola. Con la Croce Verde pubblica assistenza ha preso parte nella ex Jugoslavia, proprio durante l'ultimo conflitto, a viaggi con convogli umanitari portando aiuti alla popolazione civile. Si è prodigato anche per viaggi mensili con i bambini che necessitavano di cure in Italia, così come per l'assistenza anziani, ai malati e ai senza tetto. Era iscritto anche all'Avis e all'Aido.

Gli dissero è "Solo influenza", ma è morto in corsia


URBINO - I medici gli riconoscono una influenza, muore in corsia dopo 24 ore di andirivieni dall'ospedale e di sofferenze per problemi cardiovascolari. Carlo Pigliacampo, cinquantunenne di Tavoleto, tecnico per la sicurezza alla Simam di Senigallia, è morto nell'ospedale di Urbino alle 9 del 31 dicembre scorso dopo essere stati ricoverato due volte. Il 3 gennaio l'autopsia ordinata dalla pm Simonetta Catani, che ha aperto un fascicolo. Una vicenda che ha lasciato incredula la comunità di Tavoleto, i colleghi di lavoro di Senigallia e i tanti amici della Croce Rossa e della Protezione Civile dove Carlo Pigliacampo svolgeva volontariato. La famiglia vuole giustizia e così si è rivolta al Codacons regionale rappresentato dall'avvocato di Senigallia Corrado Canafoglia. "La mattina del 30 dicembre - spiega l'avvocato - intorno alle 10.30, Carlo Pigliacampo accusa un forte dolore al petto e al braccio sinistro. La moglie, Fiorella Angeli, chiama il medico di famiglia e il 118 di Urbino. Il medico di base gli diagnostica una problema cardiovascolare e così gli somministra una pastiglia apposita. Poco dopo arriva il 118 che lo trasferisce al pronto soccorso dell'ospedale urbinate. L'uomo non ha febbre ma forti dolori al torace e probabilmente la pasticca consigliatagli dal medico di famiglia ha attenuato quel dolore. Sono le quasi le 11. Qui Carlo Pigliacampo rimane sino alle 17.30, quando i medici constatano una influenza dovuta ad un colpo di freddo e gli prescrivono medicinali per questa patologia. Fiorella Angeli presta servizio volontario nel reparto di chirurgia all'ospedale di Rimini. Più volte - afferma infuriata - ho fatto presente ai medici che mio marito poteva avere un problema cardiaco, ma questi non mi hanno ascoltato ed hanno confermato l'influenza. Carlo Pigliacampo viene dimesso alle 17.30 e torna a casa. "Alle 24 del 30 dicembre - racconta Canafoglia - l'uomo accusa gli stessi dolori della mattina, ma ancora più forti e così la moglie chiama il 118. Di nuovo al pronto soccorso, e per la precisione in astanteria, dove rimane sino alle 8 del mattino del 31 dicembre. Alle 9 circa i sanitari decidono di sottoporlo ad un esame diagnostico al torace. Mentre torna dalla sala esami Carlo Pigliacampo mostra dolori lancinanti al petto e poco dopo muore in corsia. L'autopsia è stata eseguita il 3 gennaio e gli accertamenti autoptici sono ancora in corso. Dalle prime indiscrezioni la morte dell'uomo sarebbe legata a problemi cardiovascolari. "Non vogliamo certo fare processi prima che giungano i risultati degli esami ordinati dalla Procura, certo è però che le modalità, se confermate, in cui è morto il signor Pigliacampo ci lasciano perplessi. Per questo motivo assicuriamo la nostra presenza al fianco della famiglia perché si accerti la verità. Sulla possibilità di una azione legale l'esponente Codacons non lascia spazio a dubbi. Sì, ci riserviamo di costituirci parte civile nel momento in cui fossero individuate responsabilità penali di quanti sono intervenuti.


Firmiamo per ricordare Carlo e perche' nn possa succere a nessuno di voi.
www.firmiamo.it/bastaconlemortibian
chedeicamicibianchi


mercoledì 26 agosto 2009

La Morte non è Niente
La morte non è niente.

Sono solamente passato dall’altra parte: è come fossi nascosto nella stanza accanto.
Io sono sempre io e tu sei sempre tu.
Quello che eravamo prima l’uno per l’altro lo siamo ancora.
Chiamami con il nome che mi hai sempre dato, che ti è familiare;
parlami nello stesso modo affettuoso che hai sempre usato.
Non cambiare tono di voce, non assumere un’aria solenne o triste.
Continua a ridere di quello che ci faceva ridere, di quelle piccole cose che tanto ci piacevano quando eravamo insieme.
Prega, sorridi, pensami!
Il mio nome sia sempre la parola familiare di prima: pronuncialo senza la minima traccia d’ombra o di tristezza.
La nostra vita conserva tutto il significato che ha sempre avuto: è la stessa di prima,c’è una continuità che non si spezza.
Perché dovrei essere fuori dai tuoi pensieri e dalla tua mente, solo perché sono fuori dalla tua vista?
Non sono lontano, sono dall’altra parte, proprio dietro l’angolo.
Rassicurati, va tutto bene.
Ritroverai il mio cuore, ne ritroverai la tenerezza purificata.
Asciuga le tue lacrime e non piangere, se mi ami: il tuo sorriso è la mia pace.
Posted by Picasa
Posted by Picasa
Posted by Picasa
Posted by Picasa
Posted by Picasa